I Segreti della Villa dei Misteri
La grandiosa Villla dei Misteri è forse l’edificio più noto di tutti gli scavi, comprende circa sessanta ambienti ed è il rudere di una dimora romana suburbana che sorge a circa 800 metri a nord-ovest di Pompei. Prende il nome dagli affreschi che si trovano in una stanza dell’abitazione e che, secondo la maggior parte degli studiosi, rappresentano l’iniziazione delle spose ai piaceri dionisiaci.
La villa venne scoperta nel 1902, gli scavi iniziarono circa sette anni dopo sotto la direzione dell’archeologo Amedeo Maiuri. Chi si trova per la prima volta nella stanza del famoso dipinto rimane incantato davanti alla grandiosa scena parietale e conquistato da una sorta di atmosfera mistica che incute timore e raccoglimento anche se i soggetti rappresentati non hanno nulla di spirituale in senso stretto.
Il culto di Dioniso era molto diffuso in Campania e in Etruria. Arrivò anche a Roma ma il carattere orgiatico e osceno portò il Senato ad emanare sanzioni severe contro i seguaci di questo rito. Proprio per questo, probabilmente, il culto divenne faccenda privata, da praticare in casa. E la Villa dei Misteri potrebbe essere stata proprio una di quelle case in cui la sacerdotessa celebrava, di nascosto, i riti dionisiaci.
La pittura va letta da sinistra a destra. Si comincia con la lettura del rituale da parte di un ragazzino, si arriva alla donna spaventata che fugge davanti al demone alato che fustiga una compagna, poi le nozze di Dioniso e Arianna, Baccante inginocchiata mentre solleva un drappo che copre il simbolo del piacere e ancora la donna flagellata e la baccante nuda che balla e infine il probabile ritratto della padrona di casa e sacerdotessa di Dioniso.