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Gli abitanti di Pompei discendevano dagli Oschi, una delle prime popolazioni italiche. La cittadina nacque su un terrazzamento lavico che si era formato secoli addietro e che rappresentò una fortificazione naturale contro il pericolo di incursione delle popolazioni limitrofe. La natura vulcanica del luogo rese il terreno molto fertile, adatto alle più svariate coltivazioni e gli abitanti si dedicarono all’economia agricola.

La Campania attirò anche altre popolazioni, come gli Etruschi e i Greci. Nel V secolo a. C. subì l’invasione dei Sanniti che si impossessarono di tutto l’agro campano con l’eccezione di Napoli.

Dopo la conquista romana Pompei divenne municipium gestito da un collegio di quattuonviri, e gli abitanti ottennero la cittadinanza romana. Dopo la guerra civile, nell’80 a. C vi si trasferì una colonia romana e ci furono anche atti di intolleranza nei confronti degli indigeni. Progressivamente però i caratteri si fusero, e a fianco dei romani si riaffacciarono le vecchie gentes della città e il latino divenne lingua ufficiale. Iniziò la “romanizzazione” dell’area.