Il Vesuvio, il vulcano più famoso al mondo
La scritta “Vesvinum” o “Vesuvinum” è ricorrente sulle anfore contenenti vino di epoca pompeiana. Fino al 79 d.C. il vulcano era noto soprattutto per gli eccellenti vini prodotti dai vigneti che crescevano sulle sue falde. Ma non era famoso solamente per il vino, la sua sommità superava i 2000 metri, contro i 1281 attuali ed era ricca di selvaggina.
In pochi, però, conoscevano la vera natura del Vesuvio, fino a quella tragica mattina. Anche l’eruzione del 512 provocò notevoli danni al punto che l’imperatore Teodorico decise di condonare le tasse alle popolazioni colpite. Nel 1306 il Vesuvio entrò in un periodo di cosiddetta “quiescenza” interrotto nel 1631 quando una terribile eruzione provocò la morte di 3000 persone. L’ultima eruzione nel 1944 provocò il crollo delle pareti superiori del cratere cancellando per sempre dal panorama Napoletano il classico cono fumante ripreso sulle cartoline dell’epoca.